La Festa della Mamma
La festa della mamma è una delle ricorrenze più diffuse al Mondo.
Gli studiosi fanno risalire la nascita di tale festa in pieno paganesimo, presso le popolazioni greche e romane, prima dell’avvento della religione cristiana. Questi popoli celebravano le divinità femminili e la fertilità delle donne nella stagione primaverile che appunto dava inizio al rinnovamento della natura e della produttività della terra.
In particolare, nell’antica Grecia la festa della mamma corrispondeva alla celebrazione in onore della Dea Rea (figlia di Urano e di Gea), madre di tutti gli Dei. La festa dedicata a Rea aveva la durata di un giorno e aveva cadenza annuale.
Gli antichi romani destinavano alla Dea Cibele, Madre degli Dei, protettrice della natura e di tutte le mamme, sette giorni di festa ogni anno.
Statua della Grande Madre, la Dea Cibele
Nella mitologia greca fu identificata con Rea, Madre gli Dei
Durante il Medio Evo, nessuna particolare celebrazione è dedicata alla mamma.
In epoca moderna la festa della mamma appare in Inghilterra nel XVII secolo (1600). La festività è denominata “Mothering Sunday” e si ripete, ogni anno, la quarta domenica di Quaresima; tutti i bambini che per vari motivi sono lontani dalla mamma e la famiglia, in questo giorno possono tornare a casa.
Successivamente la festa della mamma si trasforma in una ricorrenza della durata di più giorni che si ripete ogni anno verso la metà del periodo di Quaresima e i bambini che tornano alle loro case donano alle mamme fiori ed altri regali.
Oggi, nel Regno Unito, la festa della mamma è chiamata “Mother’s Day” e si celebra tra il 1 marzo e il 4 aprile di ogni anno.
La Festa della Mamma viene istituita, per la prima volta, negli Stati Uniti d’America nel 1914.
Negli Stati Uniti la festa della mamma si diffuse inizialmente come festività correlata ai movimenti contro la guerra e a favore dell’abolizione della schiavitù. Nel 1870 fu Julia Ward Howe, pacifista e abolizionista, a proporre l’istituzione del Mother’s Day for Peace: la festa dunque non era dedicata esclusivamente alla mamma ma era legata appunto al pacifismo, ai diritti della gente di colore e al suffragio delle donne. Ma tale iniziativa non ebbe seguito.
La festa dedicata esclusivamente alla mamma fu celebrata per la prima volta nella città di Grafton nello Stato del Massachusetts, nel maggio del 1908, l’anno seguente fu festeggiata a Filadelfia.
A promuovere la sua introduzione fu Anna Jarvis dopo la morte della mamma: la festa si diffuse anche in altre città degli Stati Uniti e Anna scrisse ai ministri e ai membri del Congresso degli USA, chiedendo la istituzione della festa nazionale dedicata a tutte le mamme.
Come simbolo della festa della mamma, Anna scelse un garofano bianco, il fiore che piaceva tanto a sua madre.
Così nel 1914 il Presidente degli Stati Uniti d’America, Woodrow Wilson, istituì, attraverso una delibera del Congresso, il “Mother’s Day”.
Non fu prevista un data fissa nel calendario, ma la ricorrenza si sarebbe celebrata ogni anno, nella seconda domenica di maggio. Prendendo esempio dagli Stati Uniti d’America, la festa della mamma, dalla sua istituzione ad oggi, è divenuta una ricorrenza per quasi tutti gli Stati del Mondo.
Il Garofano bianco è il fiore-simbolo dedicato alla Festa della Mamma
In Italia la Mamma si festeggia per la prima volta nel 1956
A partire dal 1933, sotto il Ventennio Fascista, si iniziò a celebrare la Giornata Nazionale della Madre e del Fanciullo. Tale ricorrenza, celebrata il 24 dicembre di ogni anno, era connessa al premio destinato alle mamme più prolifiche nel quadro della politica messa in atto da Mussolini a favore della famiglia e per l’incremento della natalità, con l’istituzione, nel 1925, della OMNI (Opera Nazionale Maternità ed Infanzia). Nella giornata dedicata alla madre e al fanciullo, il Duce assegnava personalmente, un premio in denaro di 5.000 Lire e una polizza di assicurazione, alle mamme con più di 7 figli che si trovavano a Roma per la festa; naturalmente non mancarono altre agevolazioni alle famiglie italiane affinché incrementassero le nascite.
Manifesto-locandina dell’Opera nazionale per la Maternità e il per il Fanciullo
(Epoca: Ventennio fascista)
La festa dedicata solo ed esclusivamente alla mamma, staccata dagli scopi della politica, come invece si era attuato con Benito Mussolini, viene festeggiata in Italia, per la prima volta nel 1956. L’iniziativa fu lanciata dal senatore Raul Zaccari, che era sindaco di Bordighera e a collaborare con lui fu Giacomo Pallanca, Presidente dell’Ente Fiera del Fiore e della Pianta Ornamentale di Bordighera-Vallecrosia. La festa fu celebrata presso il Teatro Zeni di Bordighera e negli anni a seguire presso il Palazzo del Parco.
Nel 1957 fu Don Otello Migliosi a lanciare la festa della mamma a Tordibetto di Assisi; la festività da lui introdotta, aveva una connotazione cristiana, non dedicata solamente al ruolo sociale della mamma. Successivamente a Tordibetto sarà anche realizzato il Parco della Mamma, progettato dall’architetto Enrico Marcucci e con al centro una statua dedicata alla maternità, scolpita da Enrico Manfrini. Dal 1957, ogni anno, la parrocchia di Tordibetto celebra ufficialmente la Festa con vari eventi e manifestazioni di tipo religioso e culturale.
Dal 1958 in poi la festa iniziò a diffondersi in tutta Italia; nei primi anni, essa fu celebrata l’8 di maggio, poi si passò alla seconda domenica di maggio, come avviene oggi.
Per tradizione, in tale occasione, i bambini regalano alle mamme, disegni e lavori che essi stessi realizzano a scuola, oltre ad imparare delle poesie dedicate alla mamma.
Un esempio di famiglia numerosa durante il Ventennio Fascista (Anno 1942)
Genitori: Giovanni Bergamo e Maria De Martino, di Eboli (SA) con i loro 9 figli: Fortunata, Lucia, Preziosa, Tommaso, Alfonsina, Angela, Antonietta, Cecilia e Alfonso, più altri 3 (Elena, Gerardo e Mario) che sarebbero nati negli anni seguenti, ai quali si aggiungono 4 bambini persi appena nati.
Cartolina emessa dalla Ferrovia del Nord Pacifico per la festa della mamma del 1915.
In onore della migliore madre che abbia mai vissuto, tua madre
(Northern Pacific Railway, 1915)
Alcune immagini dedicate alla Mamma
Fabio Bergamo
Tra i sostenitori si segnalano
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