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Ferrari 250 Testa Rossa

FERRARI 250 Testa Rossa

Vincitrice per 3 volte alla 24 Ore di Le Mans, per 4 alla 12 Ore di Sebring, e per 2 alla 1000 Chilometri di Buenos Aires

 

 

Il mito della Ferrari nasce con la 250 Testa Rossa

La Ferrari 250 Testa Rossa fa parte di quella famiglia di autovetture contraddistinte dalla sigla numerica 250, realizzate in diversi modelli per uso stradale e da competizione, che la casa automobilistica della Ferrari ha prodotto dal 1952 al 1964.

La Ferrari 250 Testa Rossa prende vita nel 1957 e viene prodotta fino al 1961 in 34 esemplari. Il suo nome indica il numero dei centimetri cubici dei cilindri che sono appunto 250 per ogni singolo cilindro del motore e il termine “testa rossa” indica il colore rosso del coperchio delle valvole. Ha una carrozzeria di tipo spider-barchetta ed ha solo due posti.

Il motore di 3.000 cc, in posizione anteriore longitudinale, è composto di 12 cilindri e dotato di 6 Carburatori Weber doppio corpo; la trazione è posteriore ed il cambio è a 4 marce. La potenza sviluppata è di 300 cavalli vapore, la velocità massima che raggiunge è di 270 Km/h e l’accelerazione da 0 a 100 Km/h è di 4,7 secondi. I freni sia anteriori che posteriori sono a tamburo, il serbatoio della benzina ha una capienza di 140 litri.

 

Il motore della Ferrari 250 Testa Rossa

 

Il telaio è in tubi di acciaio; la carrozzeria, realizzata dal designer modenese Sergio Scaglietti, è in alluminio battuto a mano, e la vettura ha un peso totale di 800 kg. Le sospensioni anteriori sono indipendenti a quadrilateri trasversali, molle elicoidali, ammortizzatori idraulici; quelle posteriori sono a ponte rigido con puntoni laterali, triangolo di reazione, molle elicoidali e ammortizzatori idraulici.

 

La linea aerodinamica della Ferrari 250 Testa Rossa

 

Esteticamente la Ferrari 250 Testa Rossa si presenta con una linea bassa e aerodinamica; il cofano anteriore è discendente ed è dotato di una presa d’aria centrale a cupola, e due laterali oltre a quella anteriore destinata al radiatore (calandra); i passaruota anteriori in cui sono inseriti i fari sono bombati e alti e si allungano fino alle piccole portiere donando dinamicità e slancio al suo profilo; anche quelli che coprono le ruote posteriori sono di forma larga e bombata da cui si sviluppano, nell’ultima parte, le caratteristiche pinne posteriori; i tubi dell’impianto di scarico sono visibili perché posizionati lateralmente, scorrendo lungo la parte laterale della vettura, in corrispondenza del brancardo, così da accentuare la sportività della linea, i cerchi sono a raggi e monodado; due prese laterali sono rispettivamente collocate anteriormente alle portiere, altre due a mezza luna sono ricavate al di sotto di esse. I passaruota posteriori presentano delle feritoie per il raffreddamento dei freni posteriori. Ad abbellire ancor di più la vettura è il roll-bar collocato soltanto dietro il sedile del pilota, in esso è inserito il tappo cromato del serbatoio.

 

 

Le vittorie della Ferrari 250 Testa Rossa

La prima gara a cui partecipa la Ferrari 250 Testa Rossa è la 1000 Chilometri del Nürburgring nel 1957, l’auto guidata dal pilota americano Masten Gregory e dall’italiano Olinto Morolli, conclude la gara collocandosi in decima posizione (10° assoluti).

Nello stesso anno la vettura conquista il terzo posto al GP del Venezuela con i piloti tedeschi Wolfgang Seidel e Wolfgang Alexander von Trips e nella stessa competizione un’altra Ferrari 250 Testa Rossa conquista il quarto posto con il pilota francese Maurice Trintignant e il belga Olivier Gendebien.

 

Il musetto sporgente con la presa d’aria

 

Il 1958 è l’anno del successo, infatti alla 1000 Km di Buenos Aires la Ferrari 250 Testa Rossa porta a casa due vittorie: la prima con Peter Collins e Phill Hill, la seconda con Luigi Musso, Olivier Gendebien e Wolfgang von Trips.

Ancora a marzo del 1958 Peter Collins e Phill Hill portano la 250 Testa Rossa a conquistare il primo posto sul podio della 12 Ore di Sebring, mentre Gendebien e Musso arrivano secondi (i due si riscatteranno con la vittoria alla Targa Florio l’11 maggio). A giugno Gendebien e Hill trionfano alla 24 Ore di Le Mans. Alla Ferrari 250 Testa Rossa tutte queste vittorie valgono il Mondiale SportPrototipi.

 

L’abitacolo della Ferrari 250 Testa Rossa

 

Nel 1959 l’unico risultato utile è quello delle 12 Ore di Sebring: in prima posizione si piazzano Olivier Gendebien e Phil Hill insieme ai due piloti americani Chuck Daigh e Dan Gurney (doppietta); il secondo posto è dei piloti Cliff Allison e Jean Behra.

Nel 1960 ci sono ancora tre vittorie: Cliff Allison e Phill Hill conquistano il primo posto alla 1000 Km di Buenos Aires; segue la doppietta a Le Mans con primi Olivier Gendebien e Paul Frère e secondi André Pilette e Ricardo Rodriguez.

Nel 1961 la Ferrari 250 Testa Rossa 61 Spyder Fantuzzi (evoluzione della 250 Testa Rossa) vince il Mondiale SportPrototipi, mentre la Ferrari 250 Testa Rossa conquista il terzo posto alle 12 Ore di Sebring con i fratelli Pedro Rodriguez e Ricardo Rodriguez.

Il 1962 è l’anno dei successi minori negli Stati Uniti d’America, uno di essi è quello realizzato da Bob Hurt a Caguas (Porto Rico).

 

Il volante e il quadro strumenti

 

Dunque, la Ferrari 250 Testa Rossa, nelle diverse versioni destinate alle competizioni, ha vinto tre titoli mondiali nei campionati SportPrototipi negli anni 1957, 1958 e 1960; per tre volte ha vinto la 24 Ore di Le Mans ossia nel 1958 e nel 1961 con Olivier Gendebien e Phill Hill, e nel 1960 con Paul Frére.

 

 Immagine del motore

 

Il suo valore economico come auto storica

Realizzata in pochi esemplari, soltanto 34, attualmente risulta la più ambita dai collezionisti dopo la Ferrari 250 GTO che è stata venduta privatamente nel 2013 a 52 milioni di dollari.

Nel 2009 una Ferrari 250 Testa Rossa è stata battuta all’asta a Maranello per 9.020.000 di Euro: questo modello è di colore nero ed è dipinta di rosso sulla bocca di apertura del radiatore.

 

Serbatorio del carburante e tappo cromato

 

Nel 2011 un prototipo della Ferrari 250 Testa Rossa è stato aggiudicato a 16.390.000 dollari presso Gooding e Company. La stessa auto nel 2014 è stata venduta privatamente allo stratosferico costo di 39.800.000 dollari, risultando l’auto storica più costosa venduta in Gran Bretagna.

 

Alcune foto della Ferrari 250 Testa Rossa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Fabio Bergamo

 

Tra i sostenitori si segnalano:

 

 

 

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